Banche, Itea, Università: inaccettabili e pericolose le invasioni di campo presidenzialiste del fugattismo.
Dopo la demolizione della solidarietà sociale e della cooperazione internazionale, il fugattismo vira verso una pericolosa evoluzione: il decisionismo giuntale esibito a tutto campo; anzi, l’invasione di campo. Banche, Itea, Università: sono i tre fronti caldi delle invasioni di Fugatti.
Banche. Siamo stati tra i primi a chiedere chiarimenti – con apposita interrogazione – su com’era andata l’assemblea della Cassa rurale di Lavis al Palarotari, se fossero stati rispettati i diritti delle minoranze. Ma il ricorso ad adiuvandum deciso alla vigilia di Natale, sia pure con la motivazione ufficiale di difendere le prerogative della Provincia, ha il sapore di un intervento a gamba tesa nel processo di fusione ormai deliberato e di imminente attuazione tra due Casse rurali: perché la giunta provinciale non ha vigilato e chiesto spiegazioni prima, mentre era in atto il percorso verso la fusione, e solo ora scopre di dover difendere le proprie competenze?
Itea. In consiglio provinciale e con successiva conferenza stampa abbiamo ribadito: l’articolo 15 della legge collegata al bilancio, che prevede la cacciata dalle case Itea dei parenti innocenti di persone condannate, è una norma di stampo fascista, palesemente anticostituzionale. Nell’attesa che il governo intervenga, anche su nostra sollecitazione, constatiamo che Fugatti vorrebbe riservarsi, con future delibere di giunta, di decidere caso per caso sull’applicazione della norma. Una sorta di assurdo e indebito “potere di grazia e di condanna” che il presidente della Provincia si arroga, dopo avere introdotto nella legislazione provinciale una clamorosa invasione di campo nel potere giudiziario.
Università. Le manovre attorno alla scuola di medicina in combinazione con l’Università di Padova e contro l’Università di Trento, ma anche il cambio di destinazione d’uso di una ventina di alloggi dell’Opera universitaria, a sua insaputa – dalle studentesse ai poliziotti – segnalano una sprezzante invasione di campo ai danni dell’autonomia universitaria.
Su queste e sulle altre inquietanti estensioni ed esibizioni del potere della giunta provinciale, già garantito e blindato da 21 consiglieri provinciali di maggioranza + 2 di minoranza su 35, FUTURA vigilerà e lotterà ogni giorno, anche nel 2020, con un’opposizione intransigente e senza sconti, perché le invasioni di campo segnalano la virata verso una deriva “presidenzialista” del leghismo trentino e dunque dell’autonomia provinciale.
La favola di un Fugatti moderato è finalmente evaporata: il fugattismo è null’altro che salvinismo arrogante inflitto alle trentine e ai trentini.
PAOLO GHEZZI capogruppo provinciale di FUTURA
