Trento è il cuore pulsante di Futura.
In città la nostra presenza è capillare e trasversale. Coinvolge tutte le età, le professioni e le istanze più significative che provengono dalla società.
A Trento si è formato il primo gruppo consiliare di Futura composto da 4 consiglieri: il capogruppo Vanni Scalfi, il vice-capogruppo Silvio Carlin, Corrado Bungaro e Alberto Salizzoni, a cui recentemente se ne è aggiunto un quinto, Marco Ianes. Questa squadra ha accettato fin da subito la sfida dell’amministrazione della città entrando in Giunta con due assessori: Bungaro con le competenze della Cultura, dell’Ambiente e delle Pari opportunità; Salizzoni all’Urbanistica, Mobilità ed Edilizia privata. Stiamo così dando prova di essere una componente essenziale della coalizione, una forza politica che sa proporre idee e contenuti ma pure uno stile nuovo dentro le istituzioni.
Il gruppo di Futura Trento è però qualcosa di più. Sono donne e uomini che volontariamente e quotidianamente fanno politica, offrendo a tutta la cittadinanza un luogo di confronto e dibattito, sia in presenza che attraverso le piattaforme digitali. Un luogo aperto e plurale in grado di accogliere chiunque anche solo per uno scambio di opinioni.
Per questo Futura Trento si è spesso ritrovata fuori dalla propria sede: all’esterno, nelle piazze, nei parchi, nei quartieri, quasi per sentire il respiro della città. Solo scendendo per strada, solo partendo dalle periferie possiamo recuperare il gusto della partecipazione democratica. Vogliamo che ogni periferia abbia l’opportunità di diventare centro, così come ogni persona, anche se a prima vista marginale, deve avere la possibilità di sentirsi protagonista nella costruzione di una comunità più giusta, coesa, solidale, innovativa e fiduciosa per il domani. In questo modo si potrà dare un posto, un ruolo e una dignità a tutti e tutte.
Futura Trento è un cantiere sempre in attività. Singoli, gruppi culturali di ogni tipo, associazioni, possono trovare spazi di incontro anche se motivati da obiettivi che sembrerebbero lontani dalla politica. Per noi la democrazia è fatta di piccole cose, di gesti individuali e collettivi volti al benessere integrale del proprio territorio. La cura dell’ambiente urbano e naturale, la progettazione di nuovi modi di stare insieme, l’allargamento dei diritti, la presa in carico delle difficoltà attraverso la rete della solidarietà, la cooperazione locale e internazionale, la lotta per un mondo di pace sono “politica”. Perché la democrazia è uno stile di vita, un modo di stare dentro la città insieme agli altri.
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