Nella giornata odierna ho depositato una question time che verrà discussa in Consiglio provinciale il 5 aprile, in merito alle azioni che la Giunta intende mettere in atto per prevenire il fenomeno della violenza di genere. Chiediamo atti concreti e il primo e il più importante è la formazione nelle scuole. In tutte le scuole. Mi riferisco a un serio e capillare progetto di educazione alla relazione di genere.
Di seguito il testo dell’interrogazione:
Negli ultimi quattro anni nel nostro territorio abbiamo assistito a quattro femminicidi. Nel 2020 in Trentino sono stati denunciati 391 casi di violenza perpetrata da uomini a carico di donne e questo rappresenta solo la punta dell’iceberg di un fenomeno in gran parte sommerso che ha proporzioni ben più vaste. È responsabilità delle Istituzioni agire per prevenire in ogni modo questo fenomeno, non basta esprimere profondo dolore e solidarietà ai familiari o consigliare alle donne che subiscono violenza domestica di rivolgersi ai servizi territoriali e alle autorità competenti. Non basta agire a valle della violenza, serve agire a monte, prevenendola. E la prevenzione si fa con atti concreti. Il primo e il più importante è la formazione nelle scuole, che ha il vantaggio di raggiungere tutti e tutte in un’età nella quale stereotipi di genere e asimmetria nelle relazioni devono ancora consolidarsi. È quello che dal 2014 al 2018 il Trentino ha cercato di fare con i percorsi di “educazione alla relazione di genere” rivolti a studenti, genitori e insegnanti della scuola primaria e secondaria, finanziati in toto dalla Provincia e che nell’anno scolastico 2017/18 hanno coinvolto 23 scuole con 82 percorsi . Invece di potenziarli, rendendoli curriculari, questa Giunta li ha sospesi, lasciando attivo solo il bando per progetti annuali e singole iniziative di privati sulla promozione delle p.o., da attuarsi potenzialmente anche nelle scuole, ma previa validazione di IPRASE. Peccato che dei progetti annuali nel 2020 solo uno sia stato rivolto alle scuole e nel 2021 solo tre. Vista la gravità del fenomeno, la Provincia pensa di mettere in atto interventi preventivi in tutte le scuole, andando oltre le azioni a valle del fenomeno e le buone intenzioni?
Paolo Zanella
Consigliere provinciale Futura