ODIO SESSISTA E OMOBITRANSFOBICO IN TRENTINO ALTO ADIGE/SÜDTIROL: DICIAMO BASTA!

Nov 19, 2021 | Comunicati, Consiglio provinciale, Consiglio Regionale TAA, Nessuno resti indietro, News, Paolo Zanella, Visioni

In questi giorni è tornata a mostrare il proprio volto violento l’estrema destra. Lo ha fatto in Trentino con Luca Valentini. Lo ha fatto in Südtirol con Anna Scarafoni. Lo ha rifatto a Trento, con un gruppo di autodefinitisi “nazisti” contro lə attivistə di Non una di meno.

Il primo episodio vede come protagonista Luca Valentini, candidato alle scorse comunali a Trento per Fratelli d’Italia e componente della Commissione cultura a Gardolo, che ha attaccato con un post sessista di una violenza inaudita tutto il genere femmminile, consigliandogli di farsi “scopare dai cavalli”. Da queste affermazioni hanno preso le distanze il Consigliere regionale Urzì e l’esponente locale Gerosa.
Dai consiglieri provinciali di Trento, però, per ora un silenzio assordante.

Il secondo episodio vede Anna Scarafoni, consigliera comunale a Bolzano per Fratelli d’Italia, parlare ieri sera in Consiglio comunale di “diffusione di materiale pornografico senza alcuna protezione per i minori”, di “ideologia spinta all’estremo contro il buonsenso” e di “disgustosa propaganda di esibizionisti pedofili adescatori, che entrano nella psiche delle famiglie e dei minori con oltraggi devastanti”. Il tutto riferito a Centaurus – Arcigay Alto Adige/Südtirol. Il crimine? Utilizzare in eventi pubblici del materiale divulgativo sul sesso sicuro che descrive come prevenire le infezioni sessualmente trasmissibili.
Da queste gravissime affermazioni ancora nessuno ha preso le distanze.

Nei giorni scorsi i social sono stati inondati da commenti omofobici sul materiale di Centaurus – Arcigay in questione. Si va da termini quali “pedofili”, “pervertiti”, “maiali sinistroidi” all’invocazione di “pistole” e “napalm”. Siamo allo squadrismo da tastiera.

Si è superato il limite del consentito. Qui non si tratta di legittimo diritto di dissentire. Quello utilizzato dagli esponenti politici dell’estrema destra e dai loro sodali è linguaggio d’odio, che mistifica la realtà per alimentare l’intolleranza. Esibizionisti, pedofili, adescatori di minori, pervertiti, maiali. Le parole usate sono intrise di pesantissimo odio omofobico e come tali non offendono solo Centaurus ma tutta la comunità LGBT+ e tutte le persone che credono nel rispetto dell’alterità. Il tutto a dimostrazione di quanto sia necessaria una legge contro l’odio omolesbobitransfobico.

Il clima del quale queste esternazioni si alimentano è quello dell’estrema destra della nostra regione, che anche negli ultimi giorni è intervenuta sulle vicende locali, a Bolzano contro la legittima iniziativa di un associazione in tema di educazione al sesso sicuro e a Trento contro il convegno che si terrà domani al Muse su l’identità di genere in età evolutiva. Argomentazioni che mescolano una buona dose di sessuofobia, con la solita retorica della lobby LGBT, dell’ideologia gender e del pensiero unico. Tre must che non trovano alcun tipo di fondamento e che vengono ripetuti come mantra a fronte di argomentazioni inesistenti. Il clima d’odio si alimenta anche così, mistificando la realtà e strumentalizzando le legittime iniziative altrui per screditare le legittime rivendicazioni di un movimento. Questo è quello che i Fratelli d’Italia Cia e Urzì continuano a fare da tempo.

Il terzo episodio, vede protagonisti un gruppetto di fascisti che due sere fa ha aggredito verbalmente e fisicamente un gruppo di attivistə di Non una di meno. Oltre agli epiteti urlati dagli autodichiaratisi “nazisti”, tra i quali l’evergreen omofobico “froci”, vi è una gravissima minaccia: “se dite certe cose, poi è normale che le cose succedono, ve lo dovete aspettare”. E poi l’aggressione fisica con unə ragazzə buttatə a terra e poi sbattutə al muro, con la minaccia di tagliarlə la gola. Con questo comunicato porto la mia solidarietà e quella di Futura alle attivistə di Non una di meno per il vile attacco fasciata, sessista e omofobico subito.

Ieri sera, invece, ho portato di persona la mia solidarietà all’associazione Centaurus per gli attacchi che sta subendo, presenziando a una serata organizzata a Bolzano in occasione della Giornata internazionale per le vittime di violenza transfobia.

Ospite della serata la più importante attivista trans del nostro Paese, Porpora Marcasciano, da poco eletta in Consiglio comunale a Bologna, dove presiede la Commissione pari opportunità. Ha parlato alle tante persone presenti della necessità di continuare a battersi per un mondo più inclusivo e di continuare a contrastare chi, ideologicamente e con violenza, continua a negare l’avanzamento dei diritti per le donne e le persone LGBT+. Ha lanciato soprattutto un monito a prestare attenzione, perché non sempre i cambiamenti e le conquiste avvengono in modo incrementale; spesso subiscono battute d’arresto, attacchi e repentine inversioni di rotta che possono arrivare da un giorno all’altro alla privazione dei diritti.

Proprio mentre Porpora Marcasciano ci metteva in guardia da questo pericolo, poco distante, per bocca della consigliera di Fratelli d’Italia arrivavano come macigni quelle parole d’odio. Ecco perché è indispensabile che la politica, il mondo associativo e la società civile restino vigili e non abbassino la guardia contro fascismo, sessismo e omobitransfobia e continuino a lottare per una società che sappia includere sempre l’altro da sè.

Paolo Zanella

Consigliere provinciale del Trentino
Futura

Consigliere regionale del Trentino – Alto Adige/Sudtirol
Grüne Fraktion – Gruppo Verde – Grupa Vërda

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