FUTURA VOTERÀ NO ALLA LEGGE SULLE CONCESSIONI IDROELETTRICHE: VA SALVAGUARDATO IL NOSTRO PATRIMONIO IDRICO

Apr 14, 2021 | Ambiente e sviluppo sostenibile, Comunicati-stampa, Consiglio provinciale, Luoghi di Futura, Paolo Zanella

Futura esprime parere negativo alla legge sulle concessioni idroelettriche.

Stiamo parlando di una delle partite più importanti e strategiche che interessano il patrimonio idrico e il suo utilizzo per i prossimi 30 anni. 
La Giunta trentina, a differenza dell’Alto Adige e di molti Stati europei, che ad oggi non hanno legiferato sull’argomento, ha voluto fare la “prima della classe” costruendo un impianto legislativo dettato da esigenze tutte burocratico – amministrative, invece che utilizzare a pieno lo strumento dell’Autonomia e difendere il nostro territorio e il suo bene più prezioso: l’acqua.
Il tema è sicuramente complesso, ma è facile intuire come la salvaguardia ambientale non può essere messa in un angolo dalle leggi di mercato. 
Futura, insieme al Pd, al M5S e a Europa verde, attraverso la minaccia dell’ostruzionismo, unico strumento in mano alle minoranze per poter migliorare la legge, ha dato un contributo essenziale per rendere la normativa più rispettosa dell’ambiente e del diritto di salvaguardare il nostro territorio e l’acqua come bene comune. Questo lo rivendichiamo. 
Abbiamo reso obbligatoria la minimizzazione degli impatti ambientali come criterio di comparazione nelle gare. Abbiamo evitato che la gara fosse lo strumento principale per aggiudicarsi la concessione inserendo alla pari la società mista pubblico-privata e la possibilità per le medie e piccole centrali di prevedere l’autoconsumo attraverso l’istituzione delle comunità energetiche, garantendo e favorendo l’utilizzo di energia rinnovabile autoprodotta dalle comunità locali. 
Per una maggiore tutela ambientale dei corsi d’acqua, assieme a PD, M5S e Europa Verde abbiamo ottenuto la moratoria su nuove concessioni finché non sarà pronto il nuovo Piano di Tutela delle Acque.
Ma tutto questo non è sufficiente per giustificare la fretta di legiferare, senza cercare una via trentina originale per l’idroelettrico, per non svendere l’acqua, per mantenerne il controllo il più possibile pubblico, anche “sfidando” l’Europa e le sue regole eccessivamente liberiste applicate anche a beni fondamentali  come l’acqua e l’energia rinnovabile che ci fornisce.
Così facendo, ancora una volta hanno svilito l’Autonomia e il nostro territorio.

Cons. Paolo Zanella
Gruppo consiliare Futura 2018

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